giovedì 16 febbraio 2012

Officina letteraria #3 e raccontino

Un classico è sempre un classico. Anche se l'io narrante non è quello che ti aspetti...

Gliel'avrò detto mille volte a quella disgraziata che deve prendere la strada principale, che non deve andare nel bosco da sola. E io che come una stupida tutte le volte mi fido e la lascio fare di testa sua. Se il mio povero marito fosse ancora vivo gliele avrebbe suonate di santa ragione, con lo spavento che ci ha fatto prendere. Tanto più che ha fatto quasi morire sua nonna. Per non parlare del fatto che pure io sono quasi morta di paura. 


Con la strada principale ci vogliono cinque minuti ad arrivare a casa di quella strega di mia suocera, e invece no: la signorina non soltanto è passata attraverso il bosco da sola, ma si è pure fermata a parlare con un lupo. Non oso pensare a come sarebbe finita se quel sant'uomo non fosse stato da quelle parti e non avesse sentito le urla della mia bambina... e dire che ho sempre odiato la caccia...


Sono talmente arrabbiata che non riesco nemmeno ad abbracciarla, con lo spavento che mi ha fatto prendere. Meno male che il mio povero marito da lassù le ha protette, almeno lui...


E poi dico: non solo è una disgraziata, ma è pure stupida. Va bene che si era imbacuccato nel letto della vecchia con cuffietta rosa e camicia da notte, dopo essersela mangiata, e che magari con tutte quelle coperte che teneva addosso è facile rimanere nascosti... ma quando è arrivata, come diavolo ha fatto quella stupida a non accorgersi che stava parlando con un lupo?


(qui le puntate precedenti di Officina letteraria...)

1 commento:

zietto ha detto...

ma che orecchie lunghe che hai.....