Ecco a voi il mio auto-regalo di Natale. L'ho ordinato con il poco di batteria che restava nel mio netbook mentre ero in treno, di ritorno dalla trasferta bolognese (ho ordinato anche la mia copia di Zagreb, tra brevissimo la recensione!).
Già, feticisti della tecnologia che vi dibattete a graffi e morsi per affermare la supremazia dell'iPhone sul Blackberry e viceversa. Per non scontentare i due litiganti ho lasciato che a godere fosse il terzo, ovvero un banalissimo Galaxy marchiato a fuoco con Android.
Un auto-regalo che per me ha un significato molto importante. Negli anni avevo sempre evitato di possedere un cellulare in grado di accedere al web, per una sorta di boicottaggio della connessione a tutti i costi. Diciamo piuttosto che non volevo trasformarmi in una net-tossica, rischio inevitabile per chi fa il mio mestiere.
Essere una book blogger ha tuttavia cambiato le carte in tavola. Il mio lato social si è rinnovato, il mio lavoro (anzi, i miei settemiladuecento lavori) pure. Potermi connettere in ogni momento è qualcosa di più di uno svago o un'esigenza. E' il new deal del mio percorso, di quanto ho fatto, bloggato e vissuto fino a qui e di quello che verrà in futuro. Sperando siano sempre cose belle :-)
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