Oggi ho scaricato gratuitamente una guida breve ma molto esaustiva sul concetto di Web Reputation Management.
Cosa significa?
Altro non è che l'insieme delle strategie per monitorare il proprio sentiment online (= come veniamo percepiti da chi naviga in Rete) e indirizzarlo a proprio vantaggio.
Ovvero?
Semplice. Andate su Google e digitate il vostro nome e cognome tra virgolette (per esempio nel mio caso basta scrivere "marta traverso"). I risultati che vedrete comparire rispecchiano il modo in cui il web parla di voi.
Se avete un profilo su Google +, Facebook, Twitter e quant'altri social network, questi risultati saranno senza dubbio i primi che troverete. Ma può essere che nelle prime posizioni ci sia qualcosa di voi che non ritenete così importante, o che non avete troppa voglia di far conoscere in giro (io, per esempio, inorridisco al pensiero di certe mie opere giovanili che circolano nell'etere...).
Se siete un'azienda o un personaggio pubblico, l'importanza di un sentiment positivo è fondamentale. Pensate un po' che brutto sarebbe, se digitando su Google il nome della vostra azienda, tra i primi risultati comparisse una recensione negativa scritta da un qualche blogger.
Internet non è un giocattolo, e non essere attenti ai movimenti del web può rivelarsi molto dannoso. Lo dicevano già Shel Israel e Robert Scoble, quando scrissero Blog business e Facebook neppure esisteva. La guida cita inoltre due esempi recentissimi di pessima gestione della propria web reputation: il celeberrimo caso #Sucate e la vergognosa campagna pubblicitaria di Patrizia Pepe. Datevi una rispolverata a questi fatti di cronaca recente (altro che quello che raccontano i tg...).
Ah, se volete dare un'occhiata alla guida potete scaricarla da qui.
1 commento:
oppure potete trovare semplicemente che altre persone hanno il vostro stesso nome e non ci potete fare nulla...
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