Al suo interno operano queste figure professionali: (1) chi si occupa della gestione del magazzino (2) la direzione editoriale (3) l'amministrazione (4) l'ufficio stampa, che gestisce i rapporti sia con i media, sia con il mondo delle librerie (5) gli agenti, inquadrati con partita Iva e contratto Enasarco, che operano ciascuno nella propria zona di residenza proponendo alle librerie novità e catalogo della casa editrice e ricevendo una percentuale sui venduti (6) il reparto grafica e la redazione.
Quest'ultimo settore è quello che di norma interessa di più chi vuole lavorare in una casa editrice. Di fatto, tuttavia, sta venendo sempre meno la figura del dipendente, sostituito da freelance con cui la casa editrice instaura collaborazioni occasionali (che di fatto sono un rapporto stabile nel tempo tra l'editore e uno o più freelance di riferimento, a cui commissionano di volta in volta i lavori).
Secondo Carlo Frilli sono molto importanti gli stage formativi, perché consentono di entrare in contatto diretto con il settore e con le sue modalità di lavoro. Anche svolgere più stage può essere una buona strada, se si è in grado di inquadrarli nell'ambito di un percorso definito.
Premesso questo, nel curriculum di chi vuole lavorare in una casa editrice non ci sono requisiti di base, se non l'amore per la lettura e un'ottima conoscenza della lingua italiana. Il titolo di studio in materie umanistiche costituisce requisito preferenziale, ma non indispensabile, così come l'esperienza pregressa in aziende dello stesso settore. Un ottimo valore aggiunto è infine la conoscenza del software Quark Xpress e saper lavorare su Mac.
Per conoscere meglio la casa editrice visita il sito.
2 commenti:
ottima segnalazione, peccato che la casa editrice in questione non effettua assunzioni...
Forse mi è sfuggito qualcosa dal portale ufficiale, meglio fare un salto domattina, a mente fresca :(
No non hai letto male, loro hanno specificato di non fare assunzioni ma eventualmente collaborazioni esterne o stage, e come ho scritto è ormai lo "standard" per buona parte delle case editrici...
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