Oggi a lezione abbiamo incontrato Federico Crespi, titolare della maggiore agenzia di comunicazione del Ponente ligure.
Questo è (per dirla alla Fazio) l'elenco di com'è andata.
1) Lavorare nella comunicazione non è solo gestire gli affari del cliente, ma aiutarlo a crescere.
2) La facoltà di scienze della comunicazione in Italia sono troppe e tendono solo a produrre disoccupati (n.b. da laureata in scienze della comunicazione concordo in pieno. L'università purtroppo non insegna ai ragazzi che il lavoro bisogna crearselo, che bisogna crederci, che non è scaldare una sedia - sempre la stessa per 40 anni magari, che rende degno quel titolo di studio).
3) Il consumatore non si raggiunge con la pubblicità tradizionale, ma attraverso diversi messaggi che si trasmettono su diversi mezzi.
4) Le fan page di Facebook sono un efficace esempio per distinguere un'azienda che sa comunicare bene da una che sa comunicare e basta.
5) Il prodotto è il primo mezzo di comunicazione.
6) Chi vuole lavorare nella comunicazione deve studiare sempre. Rimanere indietro significa essere fuori. E' fondamentale formarsi professionalmente a prescindere dal proprio lavoro.
7) Voi ragazzi lavorerete un anno di qua, tre mesi di là, tre anni di là, starete sei mesi senza lavorare, poi cambierete città per un anno, poi tornerete. Questa è la realtà, ed è fondamentale che sia così per la vostra crescita.
8) La situazione migliore è quella in cui il lavoro diventa il proprio hobby.
1 commento:
Sacrosante verità!! :)
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