lunedì 13 dicembre 2010

Tre cose per cui sono portata

(1) L'amore. In tutte le sue forme, non solo nel significato primario e spesso scontato del termine. In questo anno ho imparato ad amare di più me stessa, a dare ascolto a ciò che realmente desidero, a mettermi di più in gioco. Ho imparato ad amare di più gli altri, grazie ad alcuni specialissimi legami che ho maturato e fatto crescere nel corso dei mesi. Faccio ancora un po' di fatica ad amare chi dimostra di non capirmi e non volermi capire... ma non si può essere perfetti, giusto?

(2) I blog. Tutti i giorni scrivo su almeno un blog. Che sia qui, su Blogosfere o su Sul Romanzo, è un'oasi di pace in cui riesco a tirare fuori me stessa. Se un editore così importante ha voluto pubblicare i miei pensieri sull'argomento, significa che alcune mie paure sono ingiustificate. A volte penso che la mia identità non venga fuori come vorrei. Penso di essere troppe persone in una, e di non riuscire a farmi capire. Poi mi accorgo che in pochi mesi, complice la pressante scadenza dell'editore, sono riuscita a trasformare la mia passione in qualcosa di tangibile. Un bel passo avanti.

(3) Le torte. Non avrei mai creduto che un fornetto elettrico da 15 € potesse darmi tante soddisfazioni. Ormai quando mangio un dolce preconfezionato sento che manca qualcosa, quel tocco di casa e di mani umane che lo rendono qualcosa di unico. L'unico difetto delle mie torte è che sono esteticamente mediocri, quindi non proprio da pasticceria!

(continua da Tre cose per cui non sono portata)

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