mercoledì 2 febbraio 2011

Sono donna e dico basta (parte II)

In ripresa del post precedente aggiungo solo una piccola riflessione.

Prendo spunto da una frase di Ilaria Donatio, che ieri mattina su Facebook così ha scritto: Il titolone in taglio alto di Repubblica, dedicato al conto segreto (!) del Cav, fa un po' di tristezza: l'Egitto e le proteste al Cairo sembrano meno importanti di questa storia meschina. Speriamo di staccare presto la spina.

E stranamente, cosa che non avrei mai detto, per la prima volta in vita mia mi trovo in parte d'accordo con Berlu: c'è realmente un accanimento nei suoi confronti. Che se ne parli a favore o contro, si parla sempre e solo di lui. E la manifestazione di un popolo che cerca la libertà, dopo che quello immediatamente confinante c'è riuscito - che al confronto la protesta del 13 febbraio, quelle che verranno dopo e quelle che sono venute prima fanno solo ridere i polli - sono messe in taglio inferiore rispetto a ciò che avviene nella camera da letto (o nei sotterranei di casa, o in camera di Putin o dove altro vi pare) di un capo di governo.

Sì, c'è decisamente bisogno di staccare la spina.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Personalmente penso che gli italiani siano seriamente dipendenti dal Berlu, tanto quanto lui dal potere sugli italiani. Penso che se mancasse lui allIitalia prenderebbe una crisi mistico-tossica allucinante. A volte tutti questi giornali, titoloni, attenzione morbosa mi pare semplicemente una sorta di reazione di dipendenti da sostanza stupefacente. Ne possono parlar male finchè vogliamo, ma ne hanno bisogno. C'è gente su facebook che spende ogni giorno della sua esistenza a dire male del Berlu, senza mai riuscire a dire: ho bevuto un caffè, per esempio.
Prima che questo passi..la gente dovrebbe rendersi conto e accettare che è dipendente dal Berlu, nel senso più strettamente clinico del termine.

Vince Symo ha detto...

Perfettamente d'accordo: troppa attenzione focalizzata sul Berlu... Direi che si potrebbe anche farne un po' a meno!

A me quest'uomo, prima che disprezzo, fa pena: hai perfettamente ragione, Marta, quando dici, infatti, che neanche tutti i soldi e gli agi della sua vita da ultramilionario riescono a colmare la sua profonda solitudine. Basta guardare anche i suoi recenti interventi in video: ormai è una maschera (o lo è sempre stato...).

Rory ha detto...

Sono d'accordo anch'io sulla Berlu-dipendenza che imperversa. E dire che ci sarebbe tanto altro da scrivere. Ma siamo poi sicuri che la gente voglia solo leggere di questo??