venerdì 1 ottobre 2010

Corriere della Sera in sciopero

Non conosco fino in fondo la situazione, quindi non entro nel merito. So solo che la redazione ha stoppato giornale cartaceo e web per due giorni, oggi e domani.

La lettera del direttore Ferruccio De Bortoli che ha scatenato il patatrac contiene però alcune affermazioni che - dal basso del mio essere Blogger Non Tesserata - sento molto mie.

Eccole qui:

Non è più accettabile che parte della redazione non lavori per il web o che si pretenda per questo una speciale remunerazione. Non è più accettabile che perduri la norma che prevede il consenso dell’interessato a ogni spostamento, a parità di mansione. Prima vengono le esigenze del giornale poi le pur legittime aspirazioni dei giornalisti. Non è più accettabile che i colleghi delle testate locali non possano scrivere per l’edizione nazionale, mentre lo possono tranquillamente fare professionisti con contratti magari per giornali concorrenti. Non è più accettabile l’atteggiamento, di sufficienza e sospetto, con cui parte della redazione ha accolto l’affermazione e il successo della web tv. Non è più accettabile, e nemmeno possibile, che l’edizione Ipad non preveda il contributo di alcun giornalista professionista dell’edizione cartacea del Corriere della Sera. Non è più accettabile la riluttanza con la quale si accolgono programmi di formazione alle nuove tecnologie. Non è più accettabile, anzi è preoccupante, il muro che è stato eretto nei confronti del coinvolgimento di giovani colleghi.

1 commento:

Gianluigi Filippelli ha detto...

Personalmente spero che le idee di De Bortoli vengano accettate dall'editore, anche se credo che la storia finirà in due modi possibili: De Bortoli rientra nei ranghi oppure viene licenziato.
In ogni caso riproverò, settimana prossima, a rimandare il curriculum a RCS: non si sa mai e magari accettano le idee del direttore del Corriere!