lunedì 26 novembre 2012

Racconto una brutta figura

"Raccontare una brutta figura? Come si permette?" dice il mio Inconscio. "Io non faccio brutte figure, io sono perfetta".

Interviene allora il mio Conscio: "Tu non sei perfetta. Nessuno è perfetto. Se davvero vuoi essere perfetta, significa che vuoi essere nessuno".

Replica il mio Inconscio: "Nessuno io? Non ti azzardare, sai?"

Risponde il mio Conscio: "Dai, è facile. Mica è la prima  volta che ti chiedono di descrivere una brutta figura. Ricordi quel tema alle elementari? Hai forse lasciato il foglio in bianco?"

Il mio Inconscio sbuffa e alza le spalle: "Irrilevante. E' capitato a tutti di dimenticare i passi nel bel mezzo del primo saggio di danza della propria vita, con i parenti schierati sugli spalti e la mamma che, telecamera alla mano, immortala il momento".

Il mio Conscio scoppia a ridere: "Ah, allora lo ammetti. Allora sbrigati a pensare, perché proprio in questo momento stiamo facendo fare una bruttissima figura a Marta, che invece di preparare il suo compito sta facendo sapere a tutti che tu e io abbiamo dei problemi".

(esercizio svolto per il workshop di scrittura con Paolo Nori a Officina Letteraria)

immagine presa da qui

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