"Raccontare una brutta figura? Come si permette?" dice il mio Inconscio. "Io non faccio brutte figure, io sono perfetta".
Interviene allora il mio Conscio: "Tu non sei perfetta. Nessuno è perfetto. Se davvero vuoi essere perfetta, significa che vuoi essere nessuno".
Replica il mio Inconscio: "Nessuno io? Non ti azzardare, sai?"
Risponde il mio Conscio: "Dai, è facile. Mica è la prima volta che ti chiedono di descrivere una brutta figura. Ricordi quel tema alle elementari? Hai forse lasciato il foglio in bianco?"
Il mio Inconscio sbuffa e alza le spalle: "Irrilevante. E' capitato a tutti di dimenticare i passi nel bel mezzo del primo saggio di danza della propria vita, con i parenti schierati sugli spalti e la mamma che, telecamera alla mano, immortala il momento".
Il mio Conscio scoppia a ridere: "Ah, allora lo ammetti. Allora sbrigati a pensare, perché proprio in questo momento stiamo facendo fare una bruttissima figura a Marta, che invece di preparare il suo compito sta facendo sapere a tutti che tu e io abbiamo dei problemi".
(esercizio svolto per il workshop di scrittura con Paolo Nori a Officina Letteraria)
immagine presa da qui
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