Nel mio romanzo, a un certo punto, una delle protagoniste decide di fare un regalo a una delle sue persone. Cinque pacchetti numerati, ciascuno contenente un libro. Da scartare nell'ordine corretto, da uno a cinque. Ogni libro contiene un pezzetto della sua vita, che non ha mai diviso con nessuno. La difficoltà a raccontare parti della propria storia tenute nell'ombra (la solitudine dell'infanzia, la maternità negata, la paura di uscire dal guscio) passa attraverso le pagine di grandi e piccoli scrittori di ieri e di oggi.
Nella mia vita ho regalato e ricevuto in regalo tanti libri. Non saprei dire qual è stato il libro più bello che ho ricevuto, perché ognuno ha la sua storia e le sue motivazioni. Per il mio compleanno ho ricevuto da una delle mie persone Le ricette dei Magnifici 20 di Marco Bianchi, perché di lì a un mese avrei avuto una cucina tutta mia e cotanta fortuna non poteva essere celebrata nel modo migliore. Un'altra delle mie persone mi ha regalato una copia del diario di suo padre, scritto mentre si trovava in un campo di prigionia. Ho letto romanzi molto belli, regalo di una persona che per tanti anni è stata una mia persona. Scorro la libreria, scorgo altri libri e altri regali. Mi accorgo che molti sono regali che ho fatto a me stessa: forse anche io, senza saperlo, sono una mia persona?
I libri sono tra i regali più difficili. Ogni libro ha la sua anima, non ce n'è uno uguale all'altro. Ogni libro ha il suo padrone. Se regalo un libro a una persona, deve essere perché credo che proprio quel libro contenga una storia di cui quella persona non può fare a meno. Per questo mi piace regalare libri, per questo mi piace ricevere libri, per questo così di rado regalo e ricevo libri.
Ora sto scrivendo un romanzo. Se definiamo libro "supporto di carta rilegata contenente un'opera letteraria sulla quale un editore ha deciso di investire, pubblicandola", non so ancora se il mio romanzo diventerà libro. Se diventerà libro, mi chiedo se qualcuno vi leggerà la storia di una persona che conosce, e glielo regalerà per dire a quella persona "tu sei la mia persona".
Miei ignoti lettori futuri, ammesso che esistiate o esisterete, vi chiedo un favore: se mai farete questa cosa, ditemelo. Significa che la storia che ho così tanta voglia di raccontare non riguarda solo me.
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