Questo è un post che avevo scritto per Finzioni Magazine, ma che per un inconveniente non sarà pubblicato. E' un peccato buttarlo via, no? :-)
Altro che editori a pagamento e print on demand. Un gruppo di scrittori inglesi - John Mitchinson, Dan Kieran e Justin Pollard - ci ha riflettuto su, ed è giunto a una conclusione interessante riguardo la natura del proprio lavoro: se i lettori pagano per leggere il mio romanzo dopo che l'ho scritto, perché non inverto il metodo e li faccio pagare prima?
Unbound è un tentativo di applicare il crowfunding alla letteratura, chiedendo ai lettori di investire a priori nella pubblicazione dei testi che leggeranno. La piattaforma editoriale dà agli autori la possibilità di presentare ai lettori le loro idee, accogliere i loro suggerimenti su trama e quant'altro, e chiedere loro un finanziamento per realizzare l'opera. Se entro due mesi il budget non viene coperto, l'autore passa oltre.
Naturalmente, in cambio (come ogni buon sponsor pretende), lo scrittore dovrà fare in modo che il romanzo sia adeguato ai gusti e le esigenze dei suoi lettori - finanziatori.
3 commenti:
a però... furbi questi! ;)
Interessante! Ma io ho sempre paura a mettere online le idee...
Eh un'idea interessante,ma chissà se farà breccia.
Un saluto a presto
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