Ogni tanto mi faccio due passi alla Feltrinelli. Per quanto io ami le piccole librerie, lì c'è un'atmosfera che adoro.
Sarà la vicinanza rispetto a tutto ciò che vivo, dall'ufficio alla biblioteca alla stazione al mare, sarà che ci sono libri a ogni angolo, i depliant all'ingresso e i giornali al piano di sopra... io che trovo sempre così asettici i grandi luoghi, fra multisale e centri commerciali, lì mi sento a casa mia.
Guardo tutti quei libri e penso che non mi basterà un'intera vita per leggerli. Che l'università mi sta portando (giustamente) via tanto tempo e tante letture, e un'Anais Nin che normalmente avrei letto in una settimana è ferma a metà da quasi dieci giorni. Che ci sono autori che non ho mai neppure sfiorato, altri che vorrei ritrovare e altri ancora che ho voglia di rileggere. Che il tempo che passo a scrivere quel romanzo che amo e odio a giorni alterni mi porta via tutto quello che potrei dedicare alla lettura, ai blog che adoro, a vedere un po' di mondo. E a giorni alterni la vita mi porta in mille direzioni, che ancora non hanno trovato la rotta giusta.
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