mercoledì 2 maggio 2012

#LibrInnovando: la scuola che vorrei

Il secondo Storify di LibrInnovando riguarda il delicato ma fondamentale rapporto tra ebook e didattica, nel panel Insegnare con i bit.

Quando penso al binomio scuola-ebook non mi vengono subito alla mente le questioni filosofiche sul rapporto carta/digitale, quanto piuttosto tre argomentazioni di ordine pratico:
1) la colonna vertebrale, messa a repentaglio fin dalla prima elementare con l'obbligo di portare zaini pesanti, perché ogni materia del giorno richiede uno o più libri & uno o più quaderni;
2) il prezzo troppo alto dei libri di testo e le eccessivamente frequenti ristampe: ho memoria di famiglie i cui figli avevano uno, due, tre anni di differenza, e pur andando nella stessa scuola e nella stessa sezione non hanno potuto usare gli stessi libri. A prescindere dalla crisi economica in atto, i libri scolastici sono un peso troppo grande per le tasche delle famiglie.
3) la scuola si trova spesso a fronteggiare una situazione di scarsa disponibilità economica, che rende difficile realizzare qualsiasi cosa che vada oltre la lezione in cattedra con il libro di testo già in uso dagli studenti. Non parlo solo di visite guidate e gite scolastiche, ma anche dell'utilizzo di materiale audiovisivo (film, documentari e così via) e di computer per mostrare agli alunni come si fa una ricerca, come si può approfondire su Internet ciò che si è letto sul libro di testo, e così via.

L'esempio del liceo Lussana di Bergamo, illustrato da Dianora Bardi, è molto interessante: abolizione della carta a vantaggio di tablet ed eReader, per ottimizzare i costi, il peso e favorire un apprendimento multicanale, dove (come spiegato da Bardi) gli allievi stessi arrivano a crearsi un proprio libro di testo personalizzato, attraverso il mash up di numerose fonti di informazione. In questo modo non solo si apprendono delle nozioni, ma si acquisisce un vero metodo di studio, di ragionamento, di ricerca.

Quelli che seguono sono i tre punti fondamentali che dovrebbero caratterizzare oggi la scuola, almeno così come la immagino io:
- uso di eReader e tablet fin dalla prima elementare al posto dei libri di testo: le famiglie possono acquistarli (il prezzo non è poi tanto superiore alla fornitura di un anno di testi scolastici) o averli in comodato d'uso; in questo modo la scuola mantiene quell'alfabetizzazione digitale che ormai buona parte dei bambini ha acquisito naturalmente a casa;
- uso alternato di tablet e quaderni per la scrittura, in modo da non disabituarsi alla scrittura a mano e al tempo stesso tenersi allenati nella dattilografia;
- istituzione di almeno un'ora di lettura alla settimana (obbligatoria, non pro forma come spesso avviene oggi), da attuarsi in questo caso con libri di carta, in modo che i bambini imparino da subito a far convivere carta e digitale nella loro vita.

8 commenti:

Veronica ha detto...

Sarebbe un sogno poter insegnare con gli ebook. E poi si potrebbe fare molto di più con le Lim collegate ad Internet. Ho sempre immaginato uno scenario di insegnamento multimediale e ipertestuale, per permettere ai ragazzi di fare non solo mentalmente ma anche fisicamente i salti logici da un argomento all'altro (basta un link!). Qualche tempo fa su Facebook, ad un articolo de La Repubblica che annunciava l'arrivo degli ebook nelle scuole dall'a.s. 2012/13, si è scatenato il caos: tutti commentavano dicendo che l'ebook a scuola era una sorta di diavolo, di fregatura, di perdita di cultura e di annullamento dell'amore per la carta. Ma oltre agli innegabili vantaggi che tu hai elencato, questa gente non comprende che i ragazzi di oggi sono tutti dotati di un iphone o di un android (poveri o ricchi che siano). Farli accedere ad una cultura digitale non può che essere un vantaggio. Ejzensteijn ipotizzava il libro ipertestuale già negli anni Venti e Trenta del Novecento, ma la nostra vecchia Italia non sembra ancora pronta. Purtroppo il prossimo anno scolastico vedrà ancora i libroni cartacei più supporto digitale: né i vecchi professori né le case editrici vogliono perdere la carta.

Unknown ha detto...

Sono d'accordo con te, tanto più che ormai fin da bambini si è abituati a "muoversi" nel digitale, la scuola in questo senso porta un rallentamento, mentre si dovrebbe poter apprendere su ogni canale e supporto possibile.

Felipe ha detto...

D'accordo con ogni singola tua parola. L'Italia come al solito fa fatica a stare al passo con la tecnologia, ma credo che sia innegabile la futura digitalizzazione scolastica. Alle scuole medie già sognavo di poter avere tutto il materiale didattico in formato elettronico, e ora che sono all'università finalmente almeno l'80% di questo cerco di averlo in formato digitale. I vantaggi che hai elencato sono più che giusti, magari il governo fosse più attivo da questo punto di vista. Da non dimenticarsi poi il lato ecologico della questione: quante foreste dovranno essere distrutte ancora prima che l'editoria si decida digitalizzarsi (almeno a scuola). I libri cartacei hanno un inestimabile valore, ma in alcuni ambiti sono poco pratici.

Unknown ha detto...

Beato te @Felipe, io all'università vedo un approccio molto scarso alla didattica digitale e all'e-learning, varia molto a seconda della sensibilità del singolo docente in merito.

Ripeto, secondo me carta e digitale dovrebbero coesistere in un'ottica di praticità-utilità, a seconda dei casi.

Francesco ha detto...

La nuova: "Legge regionale Liguria -30 aprile 2012 n. 16 Interventi regionali a sostegno della scuola digitale e della diffusione del libro elettronico" è un'ottima occasione da sfruttare. Una operazione molto efficace a costo zero è a mio avviso riunire tutto il materiale didattico gratuito sparso tra i tanti siti del web I docenti verrebbero così incoraggiati ad usarlo.

Unknown ha detto...

@Francesco sono d'accordo con te, è un'occasione molto importante per docenti e studenti.

Francesco ha detto...

Per parafrasare il tuo url: si possono fare prove tecniche. Sono sogni? forse.
L'articolo 4 punto 3 della nuova legge dice: . La piattaforma “e-learning” nel portale “Giovaniliguria”, attraverso apposite convenzioni con le ISA ... viene anche utilizzata per favorire la messa a disposizione di materiale didattico e software a matrice libera e non proprietaria.
Se hai raporti con qualche scuola ligure, posso passarti quello che ho già pronto, adatto soprattutto per i licei

Unknown ha detto...

Non ho rapporti diretti con le scuole, ma ne ho con varie realtà del territorio che a loro volta possono ricollegarsi alle scuole. Se vuoi mandami pure una mail ;)