martedì 3 aprile 2012

Siamo noi la rivoluzione (Federico Fubini)

Qual è la conditio sine qua non per rivoluzionare il mondo? La Storia (quella con la S maiuscola) è stata costruita da singoli uomini o donne geniali, che hanno saputo generare più o meno violenti movimenti di piazza, in cui la massa diventava uno. Gandhi, Martin Luther King, Aung San Suu Kyi, i nomi che nel presente e nel passato tutti noi abbiamo imparato a conoscere.

A seguire c'è la storia (quella con la s minuscola), dove uomini e donne i cui nomi non verranno mai studiati a scuola si rimboccano le maniche e ci provano. Un ragazzo di diciannove anni viene incoronato al trono del Bhutan e promuove un nuovo concetto di Pil, la felicità interna lorda. Una gruppo di ragazze saudite professano in silenzio il loro ateismo. Un venditore ambulante si dà fuoco accanto a una moschea tunisina (lui forse ci finirà, sui libri di storia). Un impiegato di call center a Catanzaro - già, perché non bisogna andare lontano per trovare una Bangalore dove cambiare le cose - spera che un giorno potrà trovare un lavoro vero.

Persone comuni, che si potrebbero definire normali, ma la cui normalità appare più rivoluzionaria di tante azioni grandiose. Come si può notare dai tweet legati a un hashtag che ieri ha riscosso un ottimo seguito, #siamonoi la rivoluzione. O meglio, anche noi.

1 commento:

Emanuele Secco ha detto...

Metto sicuramente in lista :)

E.