Il protagonista si chiama Steven Lamb. Già, proprio come in The Silence of the Lambs, uno dei più visionari e azzeccati elogi della lucida follia omicida che la letteratura abbia mai realizzato. Lì un tizio di nome Buffalo Bill aka Jame Gumb uccide le donne e le scuoia come animali da macelleria. Qui un tizio di nome Arnold Avery uccide bambini dopo aver abusato di loro e li seppellisce qua e là fra la brughiera inglese, per esempio in una località chiamata Blacklands.
Qui vive Steven Lamb, e suo zio Billy è stata una delle vittime di Avery. L'ossessione di questo bambino è scavare in cerca di tesori misteriosi, segreti occulti, cadaveri nascosti. Quando trova la mano di un bambino, capisce di essere sulla strada giusta per dare a sua mamma e a sua nonna un po' di pace, e restituire loro il corpo dello zio Billy.
La brughiera però è immensa e i corpi mai trovati sono molti. Steven decide perciò di scrivere una lettera a Avery in carcere, e inizia con lui un curioso gioco al gatto e al topo dove le regole sono scritte in un codice segreto che solo loro capiscono. Ma Avery è un pedofilo, e scoprire che il suo misterioso corrispondente è in realtà un bambino scatena in lui qualcosa che sembrava sopito da tempo...
ps. l'aspetto più curioso di questo romanzo arriva alla fine. Una nota dell'autrice Belinda Bauer in cui racconta che la sua intenzione originaria era parlare del rapporto tra un bambino e sua nonna. Alla fine è diventato un thriller. Questo è il bello di essere scrittori.
(pps. ho avuto gratuitamente una copia di Blacklands in ebook partecipando alla chiamata a raccolta dei blogger di Marsilio Editore)
4 commenti:
Appena ricevuto da Marsilio. Ora lo comincio, con grande curiosità!
Buona lettura! :)
Finito e recensito (qui: http://nemoinslumberland.wordpress.com/2011/12/28/blacklands/). Insolito e interessante. Davvero una bella iniziativa di Marsilio!
Lo penso anche io, ottima iniziativa! :)
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