Ho letto il mio primo (e forse unico) romanzo di Ellis Peters. Una lettura lunga e sofferta, tenuta per una settimana al chiuso di una valigia pur di non doverlo riprendere in mano. Ho in casa quel libro da anni, regalato da mia zia, grande appassionata di Don Matteo e gialli medievali: non proprio il mio genere (Nome della rosa a parte, è chiaro).
Interessante, anche se a meno di metà avevo già capito chi era l'assassino (e non è che io abbia tutto sto fiuto da lupi...). Ma quel linguaggio medievalesco in salsa telefilm thriller americano non fa per me...
Insomma, via il dente e via il dolore. Gertrude Stein, a noi due!
Nessun commento:
Posta un commento