martedì 26 giugno 2012

Il tuo cuore lo porto con me

Il romanzo che sto scrivendo parla di legami che superano ogni barriera. Non legami di cuore, di quelli ce n'è già tanti in letteratura. Parla piuttosto di legami di anima, legami superano le differenze: età, cultura, origine, mentalità. Legami che vanno oltre le definizioni. Nel senso che ci sono persone che faccio fatica a definire. A volte la parola amico mi sembra davvero troppo poco. Amore, troppo abusato. Famiglia, troppo settoriale. Allora mi torna in mente la scena di Grey's anatomy in cui Meredith definisce il suo rapporto con Cristina dicendole «sono la tua persona».

Ecco, il romanzo che sto scrivendo parla in un certo senso delle mie persone.

E se penso alle mie persone mi torna in mente una poesia, scoperta qualche anno fa in uno dei banali film americani meno banali che abbia mai visto.

Questa.

Il tuo cuore lo porto con me,
Lo porto nel mio,
Non me ne divido mai,
Dove vado io, vieni anche tu mia amata,
Qualsiasi cosa venga fatta da me, la fai anche tu, mia cara,
Non temo il fato, perché il mio fato sei tu, mia dolce,
Non voglio il mondo, perché il mio mondo, il più bello,
Il più’ vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo,
Radice di tutte le radici,
Germoglio di tutti i germogli,
Cielo dei cieli di un albero chiamato vita
Che cresce più alto di quanto l’anima spera
E la mente nasconde
La meraviglia che le stelle separa,
Il tuo cuore esiste nel mio…
Ecco il segreto più profondo
Che nessuno conoscerà’ mai
Radice delle radici
Germoglio dei germogli
E cielo dei cieli di un albero chiamato vita
Che cresce più alto di quanto l’anima possa sperare
Più vivo di quanto la mente possa celare
Prendo il tuo cuore lo porto con me…nel mio.

Edward Estlin Cummings

ps. se proprio siete curiosi, il film era questo.

pps. ho citato ben due americanate in un post che voleva solo citare una poesia. Pure quella scritta da un americano. È la prova che l'ispirazione, nella vita come in letteratura, può arrivare da qualsiasi parte.

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