Mi sono informata un po' prima di dare il mio piccolo contributo a questo sondaggio.
Di editoria digitale infatti sapevo ben poco.
Conosco diverse persone che scaricano o acquistano libri "digitali", ma io sono un po' all'antica, sul pc guardo le immagini, cerco e scrivo velocemente, ma fatico a leggere testi più lunghi di un post, per leggere mi affido ancora alle pagine calde e al loro fruscio ritmato, dolce e di compagnia, non fastidioso come il clik di un mouse...
Ci sono libri che parlano della magia dei libri, qualcuno ha già citato La Storia Infinita, ci sono libri dai quali esce l'aria stessa di luoghi descritti, e penso alla brughiera in Jane Eyre, ci sono libri che ti catapultano dentro a storie vicinissime e che se non sei arrivato in fondo... non alzi gli occhi, Il cacciatore di aquiloni.
La posizione che il corpo assume per leggere un libro è qualcosa che è dentro di me... la tastiera e il monitor... non mi danno lo stesso confort, sebbene ami il modo virtuale e passi parecchio del mio tempo lì dentro.
Tuttavia, devo anche dire che non avevo pensato ad un altro aspetto importante... i giovani scrittori.
Io avrei potuto essere una saggista più che una scrittrice vera e propria, sono cresciuta nella vecchia biblioteca leggendo Croce e De Sanctis, arrivando a controbattere ad un buon livello, ma ... ho finito per fare dell'altro, la scrittura non paga. Il mio animo poetico vive in qualche concorso letterario, dove ho avuto anche qualche decisa soddisfazione, ma non oltre.
Il mondo dell'editoria è schiavo del commercio, con i suoi pro e i suoi contro, lo studio di mercato alla Eco non mi piace, produce una scrittura fredda e controllata, a volte schiava dell'effetto, quasi una cronaca del telegiornale, con una scelta di scalpore più che di vero interesse.
Tra gli ultimi libri di scrittori emergenti... uno mi è molto piaciuto... ma non ne avevo sentito parlare, l'altro ha fatto il giro delle vetrine e incuriosita dopo un po' è arrivato anche tra le mie mani....
A diciassette anni scrivevo meglio, il mio era un italiano ricco e corretto, con una sintassi articolata capace di adeguare il ritmo della scrittura all'emozione che volevo trasmettere, con attenzione ai suoni, alle pause, alle parole. Le parole. Ho trovato quel libro privo di forza, incapace di crescere, privo di climax, mi ha tenuta in disparte, non mi ha permesso di giudicare, di controbattere, di prendere posizione ... e credo sia stata un scelta commerciale...
Per questo motivo l'editoria digitale potrebbe essere una buona soluzione per saltare, almeno all'inizio questo passaggio tra le mani di chi ha bisogno di vendere e guadagnare subito. Dà modo a chi vuole di aprire uno spazio e dire qualcosa, chi sa dire davvero qualcosa in breve troverà riscontri.
Del resto io appartengo ancora alla generazione della tv in bianco e nero, ho acceso il pc per la prima volta a 21 anni, ed è vero che pochi mesi dopo ho creato dal niente il mio primo sito... ma il mio rapporto con il pc resta ... qualcosa in più... di arrivato dopo...
Chi è nato dopo di me e cresce con un monitor davanti ha una visione diversa, anche dell'e-book, è probabile sia per lui molto più immediato di quello che non è e possa essere per me.
Era in un libro di Asimov la scena dei bambini che studiavano e facevano scuola davanti ad un grande computer...? Non mi ricordo bene tutta la scena, ma l'atmosfera sì.... ci arriveremo,....
Sarà anche una scelta ecologica forse.... ma per valutarlo dovrei farmi aiutare nei calcoli sul dispendio di energia....
Come ultimissima considerazione potrei dire che l'E-book è decisamente più democratico dell'editoria tradizionale, lo sfoltimento e la selezione saranno probabilmente "naturali" non appena questo nuovo mondo sarà più abitato.
Buona scrittura a tutti.
Alessandra (blogger di Le creazioni di Sasha)
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