sabato 9 ottobre 2010

Facebook: vorrei mollarlo, ma lui non molla me

I social network sono la mia quarta casa (la seconda è il blog).

Ho un profilo quasi ovunque, almeno su quelli in Italia più utilizzati: Facebook, Twitter, FriendFeed, LinkedIn, Anobii e YouTube.
Ho solo mollato Flickr perché oltre un certo numero di foto fa pagare l'account, e io credo troppo nel web libero per aderire a una simile proposta.
Tuttavia di recente soffro di una certa sindrome da Facebook: non lo tollero, eppure mi connetto dieci volte al giorno. Come minimo. Guardo gli ultimi aggiornamenti degli amici, commento qua e là e poi mi stacco. Ho già fatto una scrematura niente male (evviva le "liste amici", doppio evviva l'opzione "nascondi"), ma ancora non mi sento a mio agio.

Capisco perché negli USA Twitter spopola. Offre gli stessi contenuti senza quei link cretini tipo Una crema solare per ogni segno zodiacale. La mia è all'UVA e la tua? Mi piacciono tanto anche LinkedIn (very, very professional!) e Friendfeed, ma tant'è a emigrare definitivamente proprio non ci riesco.

La mia situazione ideale sarebbe questa: primo passo il blog, secondo un qualunque social network, Facebook ogni tanto (vabbè dai... una volta al giorno ci sta!).

Cosa mi blocca veramente? Il fatto che lasciare Facebook stopperebbe alcune interazioni. Volente o no, è il social network con più iscritti attivi in Italia, e quello da cui quasi tutti (inclusi molti blog-addicted) passano per condividere idee e opinioni.
A controparte si può dire - per esempio - che i pochissimi utilizzatori di FriendFeed dimostrano di essere più attivi sul web.

Insomma, ecco un problema serio del paese (altro che case a Montecarlo). Urge terapia d'urto..

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