Passi che un gruppo di aspiranti autori e/o amanti della lettura si mettano insieme per fondare un sito che rimarca (più o meno aggressivamente) i principi in cui credono.
Passi che un gruppo di aspiranti autori e/o amanti della lettura scelgano di collaborare alla redazione di un blog su scrittura e letteratura.
Ma che titolari di case editrici dedichino parte delle loro ore lavorative, che potrebbero e dovrebbero trascorrere a fare editing e promuovere i loro autori, a sindacare contro chi parla male di loro... questo proprio non lo capisco.
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