Bella domanda. Anzitutto andrebbe precisato meglio il qui. Qui "a questo mondo", qui "davanti al pc", qui "in questa vita".
Diciamo che è un po' tutto mescolato insieme. Sono davanti al pc per lavorare. Mi piace definire lavoro sia ciò per cui sono effettivamente pagata, sia in ufficio che qui a casa, ma anche quei progetti che vedo germogliare senza obblighi contrattuali né scadenze.
In questo periodo il mio lavoro sta incrementando davvero molto. Anzitutto (è doveroso parlarne per primo, visto che occupa gran parte della mia settimana), a servizio civile le cose vanno molto meglio di come pensavo (temevo) all'inizio. Quando lo scorso luglio ho presentato la domanda, avevo alcuni obiettivi ben chiari nella testa:
1- tutelarmi nel caso avvenisse ciò che poi è appunto avvenuto
2- mettermi in gioco per un altro anno in qualcosa di diverso
3- ricordare a me stessa che devo essere fiera del mio anno di nascita
Direi proprio che sto andando sulla strada giusta, anche se con novembre si chiuderà il sipario e dovrò ripartire... beh, non da zero. diciamo da qualche significativa unità in più. Quando un anno fa ho ripreso la penna in mano, non mi aspettavo che sarei arrivata fin qui: avevo tanti progetti, compreso il romanzo che probabilmente non scriverò mai (ne parlerò in separata sede), ma anche quel pizzico di ingenuità che ormai si è sradicato quasi del tutto.
Lavoro, si diceva. Ma anche vita. Posso dire che il mio lavoro è la mia vita: non tanto magari le varie attività che riempiono il quotidiano, ma il progetto nel suo insieme, le persone con cui lo condivido, il fatto che ancora non ho ben capito cosa voglio fare da grande ma tutto sto bloggare, sto social media marketing, sto districarmi tra Google Reader, social network, tumblelog, statistiche e affini mi piace da matti! Vorrà pur dire qualcosa, no?
continua.......... magari con qualche idea chiara in più :-)
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