lunedì 19 aprile 2010
Be your miracle - cosa voglio fare da grande (parte prima)
Normalmente la gente nei fine settimana si riposa. Io continuo a lavorare, e soprattutto rifletto molto. Circa un anno e mezzo fa avevo una laurea con lode in tasca, tanta timidezza arretrata e un rifiuto per un colloquio di stage perché non avevo abbastanza esperienza.
Oggi le cose sono cambiate molto: a Mentelocale ho trascorso - nel bene e nel male - i dieci mesi più intensi della mia vita, che mi hanno dato più di quanto io abbia imparato in tanti anni con la testa china sui libri, piccole lezioni di giornalismo e di vita che metto in pratica nei germogli che sto piantando ora.
Oggi in spiaggia rileggevo qualche stralcio di On writing, l'autobiografia di Stephen King. A un certo punto lui scrive così: «Quando scrivo, scrivo tutti i giorni, fanatico o no. E quando non lavoro, non lavoro affatto, sebbene in questi periodi di stasi totale mi senta alla deriva e abbia difficoltà a dormire Per me non lavorare è il vero lavoro».
Ecco, anche io mi sento così. Lo studio e il lavoro mi stressano, mi impiviscono, mi fanno venire sonno, ma quando sto a far niente mi sento come annullata. Come conciliare il mio stacanovismo con le imperfezioni del mondo del lavoro?
(continua...)
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